2018. V Concorso CET (MOGOL Aletti)

Quei mondi d’amore (canzone per G)

Quegli anni ti rammenti
di intense ispirazioni
con rock che andavan lenti
su accese discussioni
di un Dio morto e di piogge che
scendevano a lavare
rasserenando i cieli
d’un mondo da cambiare.

Un ragazzo cantava
chitarra e fantasia
dei Beatles e degli Stones
finché non sparì via
su un grande prato verde
di Giovani alla Rai
non perder le speranze
e non tradirle mai.

Di colpe disperate
gridavan altri ma poi
in coro chiedevamo
Ma che colpa abbiamo noi
“Non si può giudicare”
soffocati nel rancore
e cerca di sperare
in Un mondo d’amore

Strade di sole
Di sale bianche
Mondi d’amore
Mani più stanche
Mondi d’amore
Teneramente
Guardano gli occhi
Candidamente

Sbocciavano quei sogni
fiori messi nei cannoni
ma poi voltavan pagina
e cambiavan le canzoni
da fragili utopie
ad un più sordo rombo
non più anime pie
in quegli anni di piombo.

Cantori impegnati
di vecchia borghesia
e tu, con umiltà,
un violoncello e via
é d’obbligo ora il politico
nell’interpretazione
contestazioni e rabbie
d’una generazione.

E la storia racconta
ciò che oggi é sincero
dopo un mattino tragico
non sembra più vero
fra troppe confusioni
di finti e nuovi eroi
ritornan anche gli antichi
e ci rincontriamo noi.

Strada nel sole
Quanto ci manchi
Mondi damore
D’uomini stanchi
Mondi d’amore
Candidamente
Cercano gli occhi
Eternamente

[2009-2011]

Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.5 Italia (CC BY-NC-ND 2.5 IT)