Feeling di Fabio Sommella, piano solista
Farewell’s Song (La Canzone dell’Addio), di Fabio Sommella, versione per orchestra virtuale (pan)
Fenesta vascia, brano del ‘500
A whiter shade of pale, per chitarra acustica sola
Trasversalità, contaminazioni culturali… di Fabio Sommella
Feeling di Fabio Sommella, piano solista
Farewell’s Song (La Canzone dell’Addio), di Fabio Sommella, versione per orchestra virtuale (pan)
Fenesta vascia, brano del ‘500
A whiter shade of pale, per chitarra acustica sola
Forse uno dei brani più famosi e più vecchi del musicista inglese (fine ’60?), di cui rammento una versione italiana (Picnic) della nostra Mia Martini in un album dei primissimi ’70.
La chitarra è la Takamine SANTA FE TAC38C, col caratteristico cutaway (shoulder). L’ho acquistata perché alle corde metalliche, nonché all’eventuale amplificazione, unisce il ponte largo, maggiormente caratteristico delle chitarre classiche.
Suono il brano in “finto” DO Maggiore, ovvero facendo uso del capotasto fissato in alto; ciò permette una minore tensione delle corde oltre a una performance più fluida e un suono migliore.
La coda di ciascuna parte – in LA minore alto – richiede una melodia abbastanza veloce, pur se strutturalmente non difficilissima, che ho cercato di non soffrire eccessivamente. Però mi piace troppo suonarla, pertanto… provare provare provare… 😊
Registrata il 2 gennaio 2018.
Senza, naturalmente, alcun fine di lucro ma unicamente a scopo amatoriale – e, semmai, a fini didattici – ecco una mia esecuzione, esclusivamente strumentale e per chitarra classica sola, del celebre brano di Nicola Piovani, il cui testo era stato scritto da Vincenzo Cerami, portato poi alla notorietà da Roberto Benigni.
Amo molto questo brano (spero di non aver fatto eccessivi danni suonandolo), oltre che per la melodia – la sua aria popolare, in senso di genuinità e cantabilità – per la sua struttura armonica. La tonalità d’impianto principale, funzionale agli accenti intimistici e parzialmente cupi dell’inizio, è di LA minore, pur se nella breve Intro si transita momentaneamente per quella di DO Maggiore (“camuffata” dall’impiego dell’accordo in SI bemolle che potrebba far pensare ad altro, traendo in evidente errore), che sarà ripresa nel refrain. Tuttavia si ricorre a gustose variazioni e coloriture armoniche, con interessanti passaggi: quelli di RE Maggiore e SI minore sono autentiche perle. Infine si converge, appunto più gaiamente, nel modo maggiore della tonalità di DO, proprio in corrispondenza del famoso ritornello quando, nella versione vocale, ricorre e viene cantato il verso che dà il titolo al brano.
Ma un ulteriore motivo della mia ammirazione è il ritardo – e sono certo che sia certamente voluto dal Maestro Piovani – con cui, nella struttura armonica portante, compare l’accordo sul quarto grado, quello di RE minore. Un altro compositore, meno accorto e raffinato, lo avrebbe utilizzato pressoché da subito – credo storicamente sia l’accordo più convenzionalmente usato con questa tonalità d’impianto (LA minore) – magari in corrispondenza proprio delle frequenti note di RE, così rischiando però la piattezza; viceversa Piovani ha usato i più raffinati e dissonanti accordi di FA minore 6 ( sesto) e – bellissimo – di SI bemolle.
Vabbeh… chiacchiere di un musicofilo amante – anche – della teoria, oltre che della pratica!!!
E, allora, ecco la pratica. 😊
Ma avendo io parlato tanto di teoria, penso vada mostrato uno schema armonico (gli accordi) del brano, a mio avviso attendibile. Lo si può trovare a questo link, il cui amministratore ringrazio di cuore.
Ne esistono varie versioni, di questo brano, rilasciate dall’autore.
Iniziamo con quella orchestrale, rivista in NOV-05DIC2018: l’ingresso della viola, tra gli archi, è ben orchestrato ed equilibrato nella dinamica d’insieme.
Proseguiamo con una orchestrale precedente (SET2018) – orchestra virtuale, perché no? – e dice che ne esiste anche un video. Eccola:
Ma veniamo a quella – originaria – acustica. Composta, eseguita e registrata alla chitarra classica da Konstantin Levin all’alba del 24 ottobre 2016, in memoria della donna della sua vita. Disse – ma su ciò, davvero, egli non era persona attendibile – che tale evento compositivo ne segnasse il distacco, l’Addio appunto.
Per accedere alla pagina con la partitura per chitarra, rilasciata con licenza CC, fare clic qui.
Per un quadro sintetico della struttura e organizzazione del brano, fare clic qui.
In seguito la partitura orchestrale? Nonché il corripondente audio? Maybe!!!
L’audio, lungo il quale scorrono immagini polverose sulle quali sembra davvero essersi adagiato il Tempo, è altamente frusciante, analogamente a quei vecchi vinili consunti e consumati dalle puntine meccaniche che avevano attraversato i loro solchi, ledendoli fino a graffiarli. Ma secondo noi, che conosciamo abbastanza bene Konstantin, proprio per questo ha maggior fascino; perché questa canzone diviene metafora dei decenni intercorsi da allora – da quei lontani tempi – e trascorsi insieme, ancora prima di conoscersi, come cantava nel 1988 Francesco Nuti “quello che è stato, sarà per te“. Si perché pure Konstantin e Lei lo videro insieme.
Quindi prima, durante e dopo; loro due: l’artista Konstantin e la sua compagna Marmocchietta, a cui queste storte e accorate note e armonie sono dedicate con il ❤
Una versione per orchestra, con partitura, – versione orchestrale di cui Konstantin dice di essere particolarmente orgoglioso (!?!) – è qui, insieme ad altre versioni e partiture. Lo si perdoni!!!
Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.5 Italia (CC BY-NC-ND 2.5 IT)
Una mia improvvisazione, alla chitarra, che da sempre mi frulla nella testa.
Si basa su un modello armonico che amo molto: RE DO SOL RE. Ovvero è uno schema in cui, seppure si suona in tonalità di RE maggiore, la nota DO quando si suona l’accordo di DO) è col bequadro; ovvero, per i non musicisti, è il DO naturale e non il DO diesis, come vorrebbe la tonalità di RE maggiore. Ciò conferisce il caratteristico colore a passaggi armonici di questa tipologia, un’armonia sorprendentemente dissonante. Analogia cosa sarebbe un arpeggio SOL FA DO SOL, o corrispondente.
Le linee melodiche, introduzione e parte centrale, vengono suonate a varie altezze, conferendo così ulteriormente colore (mi pare) al brano. Ha questo titolo – MANTRA… – perché mi sovviene spesso in mente nei momenti se non di difficoltà certamente in cui devo essere – o mi sento – tenace. 😊
Ho montato il brano su una sequenza di immagini care.
Sono un uomo di pensiero piuttosto che d’azione. Prediligo le attività “compositive” a quelle “performative“. Da ragazzo volli imparare a suonare la chitarra perché era l’attività d’azione più vicina a quelle di pensiero in grado di supportarmi nelle feste giovanili, gite e uscite varie. Era quello il tempo in cui la chitarra diveniva anche un’estensione delle mie braccia e della mia mente. Più maturo la chitarra mi condusse alla composizione musicale con matita e carta pentagrammata, dapprima ancora per chitarra sola, poi per strumenti vari tramite interfacce elettroniche, software di notazione musicale, librerie di timbri strumentali. Con le orchestrazioni e con gli arrangiamenti virtuali tornai infine di nuovo al pensiero puro, ciò malgrado – in tutto quanto mi occupo – io sia favorevole alle contaminazioni intellettuali e culturali piuttosto che ai purismi.
[Fabio Sommella, lunedì 6 maggio 2024]
LITANIE BACHICHE (Improvvisazione su uno schema armonico di J. S. Bach)
Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 2.5 Italia (CC BY-NC-ND 2.5 IT)
Tanto tempo fa, su una spiaggia calabra… – 2004
Vecchio frac, di Domenico Modugno, da me eseguita chitarra e voce
Audio-Video-Musicali di versi e racconti
Improvvisazione musicale, come i versi di una lirica o un frammento di un racconto
Canzone delle osterie di fuori porta, di Francesco Guccini, in una mia esecuzione per chitarra sola.
C’era una volta il mio West – Arrangiamento alla chitarra di un gran tema filmico sull’onda dei propri affetti
ARopp’ ‘A Livella – Esercizio di Stile di Le Buone Nove (Massimo Moraldi). qui, il caro amico, Massimo Moraldi ha fatto una magnifica opera di recupero di una tradizione partenopea che transita attraverso la storica Duje Paradise
Notturno Op. 9 N. 2 di Fryderyk Chopin – Arrangiamento per chitarra
Ancor nel sole – 2017
Farewell’s Song (La Canzone dell’Addio) – Video – 3 settembre 2018
… rimembrando Parigi (The Winner Takes It All), per piano solo
Una lunga storia d’amore, di Gino Paoli, arrangiamento per chitarra classica
My Way – cover by just classical guitar
Tra Napoli e Paoli, secondo me – cover per chitarra classica
Resta cu mme, di Domenico “Mimmo” Modugno, per chitarra acustica amplificata – 29 luglio 2018
Se tu fossi qui di Pino Daniele, versione acustica amplificata o classica, e Song for Guy di Elton John, chitarre sole, registrazioni del 25 luglio 2018, alba e serata
Improvvisazione (25 luglio 2018), solo chitarra classica, di Se tu fossi qui, di Pino Daniele
3 luglio 2014 e 3 luglio 2018… ricordando
Ancor nel sole, testo e musica di Fabio Sommella, voce recitante e montaggio di Augusto Monachesi
A Whiter Shade Of Pale V03 (2017), per chitarra acustica sola
Il trailer de I treni di Fernando, romanzo di Augusto Monachesi, con i disegni di Giovambattista Catalano e le musiche originali di Fabio Sommella
Filo&Geo, ovvero musicando (riarrangiando) alla chitarra temi melodici appena accennatie non dimenticati
La Canzone dell’Addio – 24 ottobre 2016
Quei mondi d’amore: video, canzoni, performance, premio… tante cose!!!
Quanto t’ho amato, di Nicola Piovani, per chitarra classica sola
Parla una foglia, di Fabio Sommella (ispirata dall’omonima poesia di Giovanni Papini), video live dal Festival della Musica di Frascati, giugno 2016
Parla una foglia, di Fabio Sommella (ispirata dall’omonima poesia di Giovanni Papini), video versione gennaio 2017
Il tema di Fernando, brano da me composto alla chitarra su ispirazione del romanzo I treni di Fernando, di cui è autore l’amico Augusto Monachesi.
Qui, decisamente con minor perizia, il medesimo tema è espresso anche in versione piano, dove precedente una mia cover de La vita è bella, del Maestro Nicola Piovani.
Your song, di Elton John, per chitarra acustica sola
Anima mia, de I Cugini di Campagna, versione solo strumentale, chitarra acustica MATON EBG808TE
Song for Guy, di Elton John, chitarra acustica MATON EBG808TE
Cavalli ricamati, di Herbert Pagani, nella mia versione chitarra e voce
Canzoni di De André, De Gregori, Venditti, Baglioni – chitarra classica
Babbo in prigione, un bozzetto metropolitano tardo anni ’70 di Francesco De Gregori, chitarra acustica e voce
Fra Cocciante e De André (Se io fossi e Via del campo, just acoustic guitar)
Questi “vecchi” cantautori – frammenti
Cyrano, di Francesco Guccini, recitativo, piano solo
Una sera d’agosto, 2014, ricordi trainati da musica (Yuri Gagarin)