Domandando

Gli infiniti – 1993

Cos’é questa identità

corporea e mentale

biologica e psichica

– a cui talvolta

non riesco a dare nome

e sembianza figurata –

che mi accompagna e si trascina

da decenni immemori,

fra ricordi e novità,

fra errori e programmi

– ancora – pel futuro

– ma quale? –

per il mantenersi vivo,

che risponde all’appetito

e agli affetti

– ora parziali, ora assoluti –

senza capirne il senso

– quasi sempre disperato,

come le follie d’amore –

e grida forte al Mondo

e al Padre

talvolta di voler più vita,

altre di capirne ancora

il senso ultimo,

fuor del biologico prodigio

cromosomico ed enzimatico,

cellulare e tissutale,

organismico ed evolutivo

a cui sua coscienza crede

senza capire altro

se non l’hic et nunc,

e a cui s’acqueta,

ora,

in un abbraccio,

pensandoti?

 

[Fabio Sommella, 18 gennaio 2020]

 

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