Mi chiedi se ti amo
o è solo sesso,
quello che noi proviamo
l’un per l’altra.
O forse se è soltanto
tenerezza,
necessità d’abbracci,
di carezza,
di quella brezza che serve
a riempir la solitudine,
il vuoto
affettivo, a dare un senso,
una compagnia
a noi che altrimenti
perderemmo la nostra via.
Ti rispondo che
– a diretta domanda –
di non esagerare ti direi,
come t’ho detto,
ma so anche bene
quanto con te
sto bene
e quanto bene mi fai
quando ti vedo
e ascolto
a te che,
pur ciarliera,
mi prendi la mano
e stretta me la tieni
mentr’io accarezzo le tue dita
e quel contatto mi dà tepore,
tenerezza ancora
e amore.
Per non parlar di quando
intimità ci prende
e allora amore sento
e t’amo, quando t’avverto e vedo
estasiata di quel contatto
che – stai pur certa –
adesso
io non dividerei
con nessun’altra.
Pertanto io scanserei
quesiti altri
e rimarrei soltanto
a argomentare
che voglio te
e nient’altro.
[Fabio Sommella, 17 gennaio 2020]
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