Ho conosciuto e conosco
persone a cui voglio bene
che non accettano la propria vulnerabilità
e, se la incontrano in qualcuno
che ne ha coscienza piena,
la rifuggono
e rifuggono il contatto autentico
e l’abbraccio col qualcuno,
trincerandosi dietro a borghesucce reazioni,
quelle che nella storia
han fatto gli errori e orrori
del nazifascismo.
Vorrei – avrei voluto – aiutarle,
crescendo insieme.
[Fabio, 02 gennaio 2019]
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